martedì 12 luglio 2016

LINEA Portafoto Phoenix Gold in Vetro di Murano by MORBIDEIDEE.COM



Novita' LINEA Portafoto Phoenix Gold , in Vetro di Murano , tutti creati e decorati con MURRINA Millefiori.
Questi portafotografia combinano il colore rosa antico, con gli insetti oro per una combinazione perfetta, sotto ogni punto di vista.
Tantissime misure disponibili che si adattano a qualsiasi fotografia, dalle piccole classiche, fino alle grandi foto che arredano la casa con misure che vanno dai 16 cm fino a 32 Cm.
Le murrine vengono depositate delicatamente una a una, in maniera manuale come solo i maestri Vetrai Muranesi sanno creare queste opere d'arte.
Disponibili in grande quantita' anche per realizzare delle stupende Bomboniere, pregiate, per delle cerimonie indimenticabili.
Tutti i portafoto sono completi di elegante scatola da regalo, bollini di garanzia e certificato di originalita'.
Prezzi a partire da 54 euro a 114 euro in base alle misure.
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MORBIDEIDEE Venezia The Art of Glass

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LA FENICE nella MITOLOGIA:

La fenice, spesso nota anche con l'epiteto di araba fenice, è un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne qualcosa di diverso cioè la fenice. In Egitto era solitamente raffigurata con la corona Atef o con l'emblema del disco solare.
Nei miti greci (ma non solo) era un favoloso uccello sacro, diverso rispetto al mito egizio anche come aspetto, infatti assomigliava ad un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe, due lunghe piume — una rosa ed una azzurra — che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo) e tre lunghe piume che pendono dalla coda piumata — una rosea, una azzurra e una color rosso-fuoco —.

Il motto della fenice è Post fata resurgo ("dopo la morte torno ad alzarmi").

La morte e resurrezione

Secondo una versione del mito, la principale, l'araba fenice è divenuto il simbolo della morte e risurrezione, si dice infatti "come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri". Dopo aver vissuto per 500 anni, la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma.

Qui accatastava le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo — grande quanto era in grado di trasportarlo (cosa che stabiliva per prove ed errori). Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme.

Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo. Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice nell'arco di tre giorni, dopodiché la nuova Fenice, giovane e potente, volava ad Eliopoli e si posava sopra l'albero sacro, per altro si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita (il Suono divino, la Musica) che animò il dio.