PANTALONE (Pantaloon)
We see here the mask of Pantaloon (Pantalone in the original Italian name), the venetian merchant, rich, greedy and naïve.
From merchant to nobleman, always having to deal with people trying to take his gold from him, always losing against wit and improvisation, at times even pleasant for the trust he feels for the others, that on the other hand don't care for anything different than his money. … e Pantalone paga!!! (…and Pantaloon has to pay!!) image of the Italian people been subject to the state's squeezing tax system …
Old but athletic, Pantaloon plays the ideal counterpart of an Harlequin always without money, the Zanni, poor immigrant always hungry, Brighella (the name comes from briga, fight), and countless other characters.
... e Pantalone paga!!
PANTALONE
Pantalone è una maschera veneziana molto antica, che spesso rappresenta l'intera città di Venezia e che era già molto popolare attorno al 1600. Secondo alcuni deriva il suo nome dall'espressione “piantare i leoni”, con allusione all'abitudine dei Veneziani di porre sculture del Leone di San Marco nei territori conquistati, mentre altri vogliono che lo prenda da San Pantaleone, cui è dedicata una delle chiese più antiche di Venezia.
Nella commedia veneziana Pantalone è un gentiluomo molto dotto e molto avaro, che viene regolarmente messo in condizione di dover pagare gli errori e gli sprechi altrui.
In questo modo è divenuto simbolo della persona ricca e sciocca facile da sfruttare, e quindi anche del contribuente impotente nei confronti dello Stato.
paga Pantalone
• Fig.: pagare per tutti, sia in senso concreto che metaforico, di solito senza trarre alcun beneficio e spesso dopo essere inoltre stati beffati.
È usato in particolare dalla persona che si deve accollare delle spese supplementari a causa degli sprechi o dell'approfittazione degli altri.
Di questo antico detto si hanno due possibili origini.
La prima vuole che risalga al 1400, all'epoca delle guerre contro i Francesi e i Turchi da parte delle città di Ferrara, Napoli e Pisa, i cui costi finirono per incidere pesantemente sull'economia della ricchissima Repubblica di Venezia, che pagava per tutta l'Italia.
Un'altra origine lo vuole più recente, e lo fa risalire al tempo della caduta della Repubblica.
Secondo una satira dell'epoca, quando i plenipotenziari partono da Campoformio, il locandiere che li ha alloggiati insegue la loro carrozza gridando: “Chi mi paga?” E Pantalone, che sta a cassetta, risponde: “Amigo, pago mi!”.